Un articolo di The Hollywood Reporter di alcuni giorni fa (qui ) diceva che nonostante gli incassi di ‘Breaking Dawn Part 1’ fossero stati buoni (il film si è piazzato al quinto posto del box office dell’anno), le entrate della Summit come casa di produzione continuavano inesorabilmente a calare.
Non stupisce quindi che, in questi giorni, parecchi siti riportino la notizia che la Summit potrebbe essere acquistata dalla Lionsgate e che l’accordo sarebbe vicino. Dal sito di BadTaste:
Secondo una serie di fonti citate da Deadline, la Lionsgate starebbe per completare l’acquisizione della Summit Entertainment, giovane casa di produzione e distribuzione americana responsabile del successo della saga di Twilight.
La notizia di una possibile acquisizione/fusione tra due delle più grandi case di produzione indipendenti circolava già da qualche mese, ma solo ora si apprende dello stato avanzato delle trattative. L’accordo avrebbe un valore di 700 milioni di dollari, di cui 400 in quote di capitale e 300 in assunzione di debito attraverso un prestito di JP Morgan alla Lionsgate. Entro qualche giorno dovrebbe arrivare un annuncio ufficiale, e l’accordo definitivo arriverà probabilmente nel giro di settimane.
Secondo Nikki Finke la fusione comporterebbe la fine della Summit come casa di produzione vera e propria (“Jon Feltheimer e Michael Burns della Lionsgate non hanno alcun interesse nel far sì che la Summit continui a fare film”), e probabilmente la decapitazione della dirigenza, in particolare di Patrick Wachsberger e Rob Friedman, con cui pare che le trattative si stiano facendo infuocate. Tuttavia lo stesso sito, in una update, spiega che “altre fonti sostengono che i due dirigenti della Summit intendono continuare a lavorare all’interno della struttura della Lionsgate”: chi vivrà vedrà, insomma.
Con il successo di Twilight la Summit (che al contrario della Lionsgate non è una compagnia pubblica, ma privata: il 30% è di proprietà di Wachsberger e Friedman) poteva intraprendere due strade per evolversi: o cercare di crescere ancora di più chiedendo prestiti, o organizzare una fusione (ripagando i propri investitori), e già da tempo era chiaro che questa era la direzione scelta, forse anche perché oltre alla saga tratta dai romanzi di Stephenie Meyer lo studio non è riuscito a lanciare altri prodotti di grande successo. Vi terremo aggiornati…
Anche noi vi terremo aggiornati, ma pensiamo fin da ora di potervi tranquillizzare sul fatto che questo cambiamento non interferirà minimamente con l’uscita, già programmata, del capitolo finale della saga. E’ vero che la Lionsgate è pronta a comprare la Summit con tutti i suoi debiti – che da quello che si legge ammontano a 300 milioni di dollari – ma appunto per questo non pensate che abbia voglia di rientrare al più presto? Quindi, tranquille, non ci sarà nessun cambiamento di programma
Twilight Italia
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